martedì 12 maggio 2009

Il disprezzo del dogma.

Ebbene sì, questa cari amici è la reazione di una persona disgustata e profondamente amareggiata dalla constatazione che, ancora oggi, molti individui formanti la nostra società prediligono il dogma alla tolleranza.
Vedete, vi sono innumerevoli specie di dogma, ognuna arroccata alle proprie verità presunte ed ognuna protesa alla quotidiana conversione forzata dei presunti eretici.
La specie che più disprezzo è quella che trae le proprie verità da un elemento considerato divino, appunto perché, spacciando per inconfutabile ciò che in realtà non si conosce, svia le menti dal ragionamento obbiettivo.
Tutte le religioni, nessuna esclusa, appartengono a questa categoria.
A seguire, in questa mia personalissima classifica, vengono tutte le specie che trovano la propria ragion d’essere in quelle ideologie politiche nate per sostenere i privilegi di una classe sociale piuttosto che un’altra, in primis tutti i fascismi e comunismi di varia forma e natura.
Ma per quale ragione la cultura laica-liberale, quel bellissimo esempio di tolleranza e democrazia di stampo risorgimentale, non riesce ad attecchire in questa disastrata Italia?
Ma perché il dialogo ed il ragionamento non prevalgono sulle posizioni di parte?
Ma perché ci deve essere sempre qualcuno pronto ad inculcarti le proprie verità?
Ma perché dobbiamo sempre chiedere a qualcuno da che parte sta?
Pur nella tristissima constatazione dei fatti, non mi rassegno e mai mi rassegnerò nella propaganda per un modo di relazionarsi “APERTO”, “UMILE”, “COSTRUTTIVO”, lontano dalle prese di posizione “a prescindere”.

V.C.